A Gela proseguono le indagini di biomonitoraggio umano

L’impianto chimico e la raffineria, che ora hanno diminuito fino a cessare le attività, hanno rilasciato negli anni grandi quantitativi di prodotti inquinanti nell’acqua, nell’aria e nei suoli. Questi prodotti chimici hanno raggiunto in diversi modi i cittadini. Già nelle prime indagini fatte nell’ambito di un progetto dell’Organizzazione Mondiale per la Salute, si verificò la presenza di livelli di arsenico alti in un quinto delle persone monitorate, il 20% del campione. Un numero confermato negli anni successivi, che adesso si vuole controllare, per comprendere se si sono verificati i miglioramenti richiesti dai cittadini e auspicati dai ricercatori.