di Fabrizio Bianchi, Liliana Cori, Francesca Gorini
La ricerca in tema di ambiente e salute ha un’importanza strategica per la società contemporanea alla luce del ritmo sempre più rapido dei cambiamenti ambientali e delle conseguenti minacce per la salute umana. Tale ambito rappresenta un elemento prioritario per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) impegnata ad adempiere al proprio mandato. A tale proposito l’OMS ha recentemente aggiornato l’agenda in una conferenza a Cascais, in Portogallo ed al contempo anche la Commissione europea ha promosso molte iniziative e opportunità di ricerca e sviluppo tecnologico. In Italia, in anni recenti, sono state avviate numerose attività di studio su inquinamento e salute in grandi aree urbane e in aree industriali o ex-industriali, ed in particolare nei siti caratterizzati da grave degrado ambientale e definiti di interesse nazionale o regionale per le bonifiche. In tale contesto si inserisce il progetto CISAS (Centro Internazionale di Studi avanzati su Ambiente, ecosistema e Salute umana), a guida CNR, che condivide diverse priorità e criteri stabiliti a livello internazionale ed europeo. CISAS è un progetto multi e interdisciplinare all’interno di una complessa azione di ricerca scientifica in cui sono in corso tre studi in siti di interesse nazionale (SIN) per valutare lo stato di compromissione di aria, acqua e suolo. Oltre al monitoraggio ambientale, CISAS si prefigge anche il biomonitoraggio di matrici biologiche nei soggetti reclutati in ciascun SIN. CISAS prevede inoltre il coinvolgimento di cittadini singoli e associati per ancorare il più possibile le ipotesi di ricerca e lo svolgimento degli studi a bisogni e domande emergenti dalle comunità locali oltre ad includere studi sulla percezione e attività di comunicazione del rischio nei diversi contesti e condizioni culturali e sociali.