L'Istituto di fisiologia clinica partecipa alla consultazione di esperti convocata il 26 e 27 marzo a Bonn dall’Ufficio ambiente e salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sul tema della valutazione della salute umana nella valutazione di impatto ambientale.
La Valutazione di Impatto sulla Salute è una delle principali linee di ricerca portata avanti dall’Unità di ricerca epidemiologia ambientale e registri di patologia di CNR-IFC, coordinata da Fabrizio Bianchi che sarà a Bonn, con un importante lavoro metodologico e di esperienza sul campo sia in Italia che a livello internazionale.
La VIS, richiesta spesso da amministrazioni e comunità che vivono in aree inquinate per comprendere il proprio stato di salute e gli scenari futuri, ha acquistato un maggiore spazio nell’ultimo aggiornamento della Direttiva sulla Valutazione di Impatto Ambientale (2014/52/EU), entrata in vigore in Italia nel 2017. Infatti il Decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 104, include esplicitamente 'popolazione e salute umana' nell'elenco degli argomenti da considerare in una Valutazione di impatto ambientale, VIA.
Tuttavia, la Direttiva non definisce la salute umana, la sua portata, i metodi o le qualifiche necessarie, lasciando aperti diversi problemi che vanno affrontati non solo con gli esperti di VIA ma anche con le autorità sanitarie che devono sia fornire informazioni che valutare i documenti prodotti. Per approfondire questi temi si confronteranno le esperienze maturate nei diversi paesi con l’obiettivo di redigere un documento che serva da indirizzo per la migliore applicazione della Direttiva.
I temi principali saranno: i requisiti della nuova Direttiva VIA e le sue implicazioni per le autorità che si occupano di ambiente e salute pubblica; la definizione degli impatti sulla salute umana nell'ambito della VIA, e in particolare le competenze necessarie e le lacune nelle conoscenze delle autorità ambientali e sanitarie; quali misure di esito sanitario vanno considerate per dare conto della salute delle comunità; la relazione tra VIS e VIA.
In questo caso l’esperienza italiana sarà particolarmente rilevante poiché, oltre al lavoro portato avanti da CNR-IFC da oltre un decennio, in collaborazione con autorità sanitarie regionali e nazionali, con Agenzie per l’ambiente regionali, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Ispra, potrà essere valorizzato il lavoro svolto dalla Task Force nazionale istituita due anni fa dal Ministero della Salute, ed in particolare le nuove linee guida per la VIS.