“Percezione del rischio e accesso all’informazione ambientale in quattro aree italiane contaminate da arsenico di origine naturale o antropica” presenta i risultati della sezione del questionario somministrato durante lo studio SEpiAs dedicata a percezione del rischio e acceso alle fonti informative.
SEpiAs ha indagato la presenza di marcatori di esposizione all’arsenico, con una indagine di biomonitoraggio umano (HBM), e di marcatori di effetto precoce, con esami cardiologici mirati. Lo studio è stato effettuato in due aree caratterizzate da contaminazione da arsenico di origine prevalentemente naturale (Amiata e Viterbese) e in due aree caratterizzate da contaminazione da arsenico di origine antropica (Taranto e Gela).
L’esame delle risposte ai questionari permette di caratterizzare le quattro aree in termini di percezione del rischio (RP), di accesso e fiducia nelle informazioni ambientali, e si possono fare ipotesi sull’influenza della percezione del rischio sul consumo alimentare.
I dati ricavati dai 282 questionari sono stati analizzati con una combinazione di random forest e regressione logistica.
I risultati hanno mostrato che esiste una sembrano essere più consapevoli dei rischi ed hanno maggiore fiducia nelle organizzazioni non governative (ONG ambientali) che nelle autorità pubbliche, mentre reputano insufficiente l’attuale la circolazione di informazioni.
I risultati ottenuti, che vedono una percezione dei rischio più alta nelle aree industriali, possono essere utili per impostare piani di comunicazione del rischio mirati alla prevenzione e bonifica ambientale. Si può inoltre iniziare a indagare sui legami tra informazione, percezione ed esposizione ad inquinanti, impostando un lavoro di più lungo periodo.