Il gruppo di autori sono ricercatori CNR coinvolti nel CISAS “Centro internazionale di studi avanzati su ambiente ed impatti su ecosistema e salute umana” che studia nelle tre aree altamente inquinate di Priolo, Milazzo e Crotone, coordinando le competenze di 153 esperti (84 di 4 Istituti CNR e 69 di Università ed Enti che collaborano) in scienze mediche, ambientali, sociali e informatica.
Le attività di CISAS spaziano dalla comprensione dei fenomeni di inquinamento ambientale all’impatto su ecosistema e salute umana, con un largo spazio allo sviluppo di ricerche multidisciplinari e alla crescita di competenze, alla divulgazione scientifica nella società e per destinata ai decisori e alla formazione, supportando attività nelle scuole, sia con gli insegnanti che con gli studenti.
La governance dei rischi cui si fa riferimento è qualcosa di più della pura gestione del rischio, che prevede alcune fasi tecniche e gestite da esperti. Si parla di governance in una situazione in cui i rischi hanno assunto una dimensione sistemica, cioè hanno impatti diretti sul contesto sociale ed economico. I rischi sistemici si collocano all’incrocio tra eventi naturali (che possono essere aggravati da interventi umani), rischi tecnologici, problemi economici e avvenimenti sociali, sia nazionali che internazionali (International Risk Governance Center, IRGC 2017). I rischi si caratterizzano come strutturalmente complessi, incerti e ambigui e si tratta di occuparsi sia della dimensione fattuale che del contesto socio-culturale, che viene pesantemente influenzato da questo tipo di rischi. Quindi oltre agli aspetti tecnici, misurabili e definibili come gestione e contenimento dei rischi, si devono includere i diversi attori coinvolti, i loro valori e obiettivi, le loro percezioni e la situazione socio-economica nel gioco delle decisioni politiche.
La comunicazione scientifica in questo contesto si deve attrezzare culturalmente ed essere consapevole del ruolo cruciale che potrebbe svolgere, in particolare di fronte alla sfida rappresentata da una parte dai social media, dall’altra dai cittadini che sempre più partecipano e si presentano come produttori di scienza e conoscenza.
CISAS lavora in un contesto in cui la governance pubblica deve essere sostenuta e rafforzata con lo sforzo di tutti gli attori in campo. Le conoscenze scientifiche che vengono messe a disposizione durante il progetto riguardano: le pressioni ambientali, il consumo alimentare, la salute riproduttiva, lo stato di salute delle comunità, la percezione dei rischi.
Gli strumenti di rapporto con il territorio, con la comunità scientifica, con gli amministratori e le autorità locali, sono pianificati in un apposito piano di comunicazione e tengono conto dei requisiti etici richiesti dalla ricerca che coinvolge le persone e il loro ecosistema.
Gli strumenti pubblici finora attivati sono conferenze e seminari, che hanno avuto una copertura della stampa locale e fatto conoscere i primi risultati.
Per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado sono stati fatti già due concorsi sul tema “ambiente e salute nel mio territorio”, visite alla nave oceanografica del CNR, schede di rilevamento della biodiversità marina e un corso di aggiornamento per i docenti delle scuole sulle materie del progetto. Infine è stata avanzata la proposta di creazione di un’aula didattica interattiva su ambiente e salute, da costruire in una scuola di riferimento sul territorio come centro di documentazione e disseminazione del progetto CISAS.
In programma per i prossimi mesi, mentre proseguono le ricerche, numerosi seminari e il coinvolgimento di cittadine cittadini, associazioni e amministratori per condividere le conoscenze maturate e sviluppare azioni positive per la governance del rischio a livello locale.
"Communication and Community Involvement to Support Risk Governance", International Journal Environmental Research and Public Health, as part of the Special Issue Community-Engaged Research to Promote Environmental Health, Sustainability, and Community Resiliency
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